Categoria: Sport

Con un finale carico di suspence degno del miglior Hitchcoch, il campionato mondiale Superbike incorona il nuovo campione del mondo, Sylvain Guintoli, un po' ufficiale e fentiluomo, il francese ha sferrato la zampata decisiva giocandosi il tutto per tutto. Niente da fare per il vecchio leone Tom Sykes, che combatte ma soccombe in un pista ostica.


Mi piace sempre essere sincero e non nascondermi dietro ad un dito, avrei sicuramente scommesso contro Sylvain. E' tutta la stagione che il francese si fa attendere all'acuto, alla zampata. Annunciata tante volte, proclamata come imminente, gara dopo gara si è dissipata anche nel focoso ritorno di Marco Melandri, e nelle polemiche scatenate per il mancato gioco di squadra, vero o presunto, a cui il francese a dire il vero non ha mai partecipato, sempre leale, sempre onesto e compassato, sempre pronto a stringere la mano del compagno che lo aveva battuto nel momento del bisogno.



Impensabile quindi dopo tanti annunci, e dopo aver creduto che la sua grande consistenza non sarebbe bastata a proclamarlo numero uno delle derivate di serie, vederlo trasformare in un pilota capace di dare secondi ai piloti più agguerriti, a quel Tom Sykes che della cattiveria con la manetta ha fatto un vero marchio. Il problema di Sylvain però è ancora quella sua aria da gentiluomo, anche con la moto e con la manetta, anche quando Tom Sykes sbandiera la verdona in crisi e lui là davanti sembra passeggiare tra i cordoli invece che aggredirli.

 

LE GARE

Le gare di stasera possono dirsi di sicuro fotocopia. La dinamica è stata esattamente la stessa, e le posizioni sono cambiate di poco. Alla partenza Giugliano non è comunque mai stato capace di tenere la testa, anche se ha spremuto tutto della sua Panigale, questa volta senza assaggiare l'asfalto. In entrambe le gare sono stati Rea e Sykes a prendere il largo e ha cercare di staccare la compagnia. Ma Sylvain aveva un piano in mente, aveva preparato la moto per essere più dolce e poco aggressiva con i pneumatici, alla ricerca di una seconda parte di gara più performante degli altri. Forse le qualifiche non erano state dalla sua parte, ma la gara era diversa, il passo c'era, mentre per Tom non era lo stesso.

 



All'inseguimento del gruppo di testa, a un terzo di gara, in entrambe, rompe gli indugi, e uno dopo l'altro li passa, con una tranquillità e sicurezza, che poco fanno pensare che questi missili a due ruote hanno girato per tutta la gara su tempi record. In Gara 1, nell'ultima parte di gara, è stato Loris Baz il perno della bilancia. Sempre davanti per tutta la gara e più veloce del compagno, gli è stato ordinato all'ultimo giro di dare strada, ma non l'ha fatto. Tom nel parco chiuso era visibilmente arrabbiato, ma il francese non le ha mandate a dire "non aiuto chi si comporta male con me". Va bene così in fondo, i due "gregari" hanno già dato un aiuto a testa. In Gara 2 però il francese è rimasto lontano dai giochi per un lungo, e a contendere il secondo gradino con Sykes, a non dargli strada, beffa ha voluto che sia stato Jonathan Rea, accreditato come suo prossimo compagno di box. Tanti giri aggrappati all'acceleratore e tanti ai freni. Un combattimento duro e bello, degno di una bellissima Superbike. Due stili di guida molto diversi, che hanno incantato. Alla fine è stato Rea a spuntarla, ma è stato come se Tom, dopo un errore, avesse riconosciuto che l'avventura era finita, che Guintoli era scappato e lui non ne aveva più.

 

 

Dietro di loro sempre comunque una gran bagare, con 4 piloti che in entrambe le gare se le sono date di santa ragione, mettendo in mostra sorpassi spettacolari e grandi staccate: Melandri, oggi non in forma come nelle ultime gare, Giugliano, Davies e Elias. Il ravennate, atteso come incognita del gran finale, non è mai stato in partita, attardato e faticosamente davanti al secondo gruppo.

 

SI SPENGONO I MOTORI...

... e si abbassano le saracinesche. Un grande finale di stagione per questa Superbike, che ha regalato emozioni grandi come grande è la storia di spettacolo di questo campionato. Tom Sykes ha lasciato di certo troppi punti sull'asfalto nell'ultima parte di stagione, difficile dire se per grande competitività degli avversari o perchè all'inglese è venuto il mitico "braccino". Di certo un consistente Guintoli ha avuto la meglio, e se qualcuno pensasse che viste le poche vittorie Sylvain non lo meriti, per quanto mi riguarda chi se lo merita di più, sempre, è chi a fine stagione sta davanti. Bravo Sylvain.
Le scene di commozione famigliare a fine gara con la bella moglie, e gli splendidi figli di cui è attorniato, è una fotografia bella di questo campionato che sa ancora vivere di emozioni sane, vere.

 



Termina un'altra era del campionato mondiale Superbike, quello che con la Infront a tracciarne la rotta, ha portato al più alto livello tecnico questa bellissima serie. Dal 2015 comincia la vera era Dorna, e nuvoloni neri sembrano addensarsi sul suo cielo. Per la società spagnola una Superbike così vicina alla MotoGP era un guaio, quindi le defezioni delle case a vantaggio dei team privati proabilmente non sono un insuccesso, ma l'esatto contrario. Ridefiniti i ruoli, case e soldi in MotoGP e produzione con i privati low cost in Superbike, resta da vedere se questa serie saprà non sopravvivere, ma vivere un'altra stagione emozionante, attraendo pubblico e appassionati, che sembrano però già rivolti altrove, verso la vecchia MotoGP rilucidata a dovere.

Negli ultimi due anni questo campionato ha perso definitivamente Suzuki, ha perso BMW, e ora perderà Aprilia. Ha perso piloti di grande valore, come Eugene Laverty, Loris Baz e Marco Melandri. Ha perso l'occasione di celebrare un campione del mondo, visto che Sylvain Guintoli, invece di scendere in pista con la bellissima RSV4, relegata ad un team privato, passerà alla Honda.
Se qualcuno avesse dubbi su quale differenza ci sia tra un team privato, anche se di ottimo livello, e la casa ufficiale, basti ricordare i risultati Alstare con la Panigale e quelli di quest'anno sotto gestione ufficiale. A voi le considerazioni.

E' un finale agrodolce, degno della Superbike. Per ora godiamoci un bel campione del mondo: bravo Sylvain!

Prossimo appuntamento, finale per il secondo e terzo posto della MotoGP a Valencia settimana prossima.

Wolf

 

Gara 1
1. Sylvain Guintoli - Aprilia RSV4
2. Loris Baz - Kawasaki ZX10R
3. Tom Sykes - Kawasaki ZX10R
4. Jonathan Rea - Honda CBR1000RR Pata
5. Davide Giugliano - Ducati Panigale
6. Toni Elias - Aprilia RSV4 Red Devils
7. Chaz Davies - Ducati Panigale
8. Marco Melandri - Aprilia RSV4
9. Eugene Laverty - Suzuki GSXR1000 Voltcom Crescent
10. Alex Lowes - Suzuki GSXR1000 Voltcom Crescent
11. Leon Haslam - Honda CBR1000RR Pata
12. Nicolò Canepa - Ducati Panigale EVO Althea
13. David Salom - Kawasaki ZX10R EVO
14. Sylvain Barrier - BMW S1000RR EVO BMW Motorrad Italia
15. B Staring - Kawasaki ZX10R Iron Brain Grillini
16. Jeremy Guarnoni - Kawasaki ZX10R EVO MRS
17. G May - Team Hero EBR 1190 RX
18. L Toth - BMW S1000RR  EVO Team Toth

Gara 2
1. Sylvain Guintoli - Aprilia RSV4
2. Jonathan Rea - Honda CBR1000RR Pata
3. Tom Sykes - Kawasaki ZX10R
4. Marco Melandri - Aprilia RSV4
5. Chaz Davies - Ducati Panigale
6. Toni Elias - Aprilia RSV4 Red Devils
7. Loris Baz - Kawasaki ZX10R
8. Davide Giugliano - Ducati Panigale
9. Alex Lowes - Suzuki GSXR1000 Voltcom Crescent
10. Leon Haslam - Honda CBR1000RR Pata
11. David Salom - Kawasaki ZX10R EVO
12. Nicolò Canepa - Ducati Panigale EVO Althea
13. B Staring - Kawasaki ZX10R Iron Brain Grillini
14. Claudio Corti - MV Agusta F4RR Reparto Corse
15. A Andreozzi - Kawasaki ZX10R EVO Pedercini
16. G May - Team Hero EBR 1190 RX
17. I Toth - BMW S1000RR  EVO Team Toth
18. A Cudlin Kawasaki ZX10R EVO Pedercini

Classifica:
1. Sylvain Guintoli 416
2. Tom Sykes 410
3. Jonathan Rea 334
4. Marco Melandri 333
5. Loris Baz 311
6. Chaz Davies 215
7. Leon Haslam 187
8. Davide Giugliano 181
9. Toni Elias 171
10. Eugene Laverty 161
11. Alex Lowes 139
12. David Salom 103
13. Nicolò Canepa 73
14. Jeremi Guarnoni 45
15. Sylvain Barrier 40

 

{AG}2014_11_wsbkqatar{/AG}

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.