Categoria: Le nostre prove

Si può dire che uno stivale calza come un guanto senza essere a Zelig? Si perché....la sensazione è proprio quella.
"Entro" negli R-S2 "uscendo" dai miei vecchi stivali in una sessione di pista. Sapete com’è per scaramanzia non ho voluto iniziare i turni sul circuito con stivali nuovi…riti da motociclista malato?

Perché no…ma intanto il gesto mi ha fatto apprezzare ancor di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’immediato comfort di queste calzature (iper)tecniche.

La pelle è morbida al punto giusto, ma non floscia; le finiture sono di alto livello e lo slide in lega di alluminio fa tanto figo che quando l’ho sfregato mi sono quasi arrabbiato con me stesso.  Il look è proprio “extreme” sport, ma credetemi questi stivali, nati per correre, vanno benissimo anche solo per passeggiare in una tranquilla scampagnata. La cerniera è ottima e facile da azionare,  e il velcro della chiusura la avvolge con sicurezza.

Con impazienza mi ributto subito “on track”, primo giro per far scaldare le gomme e poi giù a cannone. Il grip (sulle pedane) è perfetto; il feeling e la sensibilità sono immediate, sembra di guidare con un paio di scarpe da tennis, ma con la sensazione di protezione massima.
Alla casanova-savelli provo a  forzare l’angolo di piega, stando bene attento all’effetto contropendenza, mi sporgo bene, forse troppo e gratto la slide prima del ginocchio, compilation di imprecazioni più per lo stivale che per la curva affrontata in maniera alquanto approssimativa.  L’impostazione delle arrabbiate riesce bene,  con le suole ben puntate sulle pedane; mi sposto sicuro sulla sella, con una confidenza sempre maggiore con le mie “scarpe” nuove, anche la pressione è giusta Risatona (si si pressione...vedi più avanti), affronto il rettilineo tutto d’un fiato alla staccata scalare le marce con precisione viene naturale, a dispetto della prima impressione che sembra dare una dimensione falsata di questi stivali.  Turno finito…la sete si fa sentire, attraverso il paddok affollato a piedi, gli stivali sono comodi e si cammina con facilità; certo non ci affronterei una mezza maratona, ma la rigidità di alcuni vecchi stivali rancing è solo un ricordo.

La temperatura è calda, ma il piede non sembra soffrire particolarmente, ovviamente non è un sandalo francescano, ma nemmeno lo zio del domo-pack.

Ma vediamo gli optional di questo “mezzo” già di per se top di gamma. Il primo, fichissimo dispositivo è il “precise air fit”; ve le ricordate le Reebok pump? Quelle di Michael jordan?(o del più moderno wrestler Jhon Cena?) Ecco una cosa simile, c’è una piccola pompetta, quasi invisibile, che permette di gonfiare piccola camere d’aria interne a spessore differente; una volta gonfiate e regolate “di fino” per mezzo di una valvola di sfiato, lo stivale è come cucito su misura sul piede per il massimo del comfort e della sicurezza.

Il sistema air fit si affianca ad altri due “plus” che sono il Torsion Control Sistem (T.C.S.) che limita i movimenti longitudinali e laterali della caviglia (Attenzione però, nulla di “costringente” i movimenti della caviglia sono consentiti nelle normali angolazione fisiologiche, non oltre) e il M.C.S. , quest’ultimo previene le eccessive flessioni verso alto o basso nella zona del metatarso.

(precise air fit)

(torsion control sistem)

 

Per la felicità degli smanettoni le slide sono intercambiabili grazie al loro fissaggio tramite viti protette.

Il quadro di questo prodotto davvero eccellente è completato da fodera traspirante, presa d’aria sul collo del piede, ed imbottiture ad effetto memoria.

Insomma uno stivale che strizza l’occhio sia al design, davvero sportivo, sia al comfort, mettendo però sul gradino più alto la sicurezza passiva e quindi la protezione. Unico neo, qualche scricchiolio nello snodo caviglia, che sicuramente sparisce con un po’ di olio al silicone; per un uso turistico la grossa protezione alla tibia (Dio sia lodato che ci sia) potrebbe creare qualche difficoltà nell’infilare lo stivale sotto i pantaloni. Devo però ammettere che anche sotto un bel paio di jeans tecnici, fa la sua porca figura.

Fagna

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