Indian Motorcycle Scout Sixty
Categoria: Le nostre prove

Indian Scout Sixty, 60 come I pollici cubici di questo generoso motore V-Twin, 60 come gli anni di quelle immagini in bianco e nero che tornano alla memoria, 60 come le miglia orarie dove il tempo si ferma e in sella a questa Scout ti sembra di solcarlo. Torna il grande mito americano, torna con il vestito degli anni migliori ma con un cuore tutto nuovo, è una vera rinascita.


Back to che future è il titolo che si merita questa Indian, in sella a questo mito americano ci si trova proiettati direttamente nelle scene in bianco e nero dei favolosi anni 60 o 50 o 40, una lunghissima tradizione, se non fosse che questa moto ė anche nella sostanza un back to che future, perché se la presenza estetica è una sorta di cartolina in bianco e nero, la componente tecnologica di questa Sixty è un ritorno immediato ai giorni nostri.

Nasce con le forme giuste questa Scout Sixty, la più piccola (si fa per dire) della famiglia, sono quelle tipiche delle Indian con quel parafango posteriore abbondante, una caratteristica distintiva, un vero richiamo al passato. Seduta bassa, pedane buttate un po' in avanti e manubrio classico, seduti su questa Scout ci si trova abbastanza lowride, ma niente è fuori posto, l'ergonomia è quella giusta e in sella intimorisce meno che alla vista. Gommone grande davanti da bobber, che apprezzo sempre molto sia dal punto estetico che da quello della guida.

Indian Scout Sixty accensione


LA TECNICA

Tutta nuova quindi questa Indian, sotto il vestito rosso batte un cuore a due cilindri con 999cc di cubatura e 78 I cavalli (indiani) erogati, moderno, raffreddato a liquido ma con il radiatore ben nascosto e integrato nell'estetica della Scout. Anche la soluzione del telaio è classica ma nuova allo stesso tempo, con il trave in alluminio che si sdoppia per far posto il radiatore, e la modularità che da la possibilità di togliere il telaietto posteriore nascosto sotto il grande parafango.  Peso 246Kg a secco, non molto per quella che a prima vista sembra tanta moto (qui il grande Burt Munro avrebbe qualcosa da ridire).

C'è l'ABS su questa moto come ormai d'obbligo anche le ruvide custom, che morde il disco singolo all'anteriore con pinza assiale.

I comandi dei blocchetti sono quelli standard conosciuti al grande pubblico sul tachimetro dall'aspetto retrò è incastonato un piccolo display digitale multifunzione comandato da un pulsante sul blocchetto di sinistra, comodo e sicuro. Originale che sul tachimetro oltrepassati i 120kmh le cifre diventino piccole, non perché questa Sixty non ci possa andare, ma perché gli americani, maestri su quelle lunghe e interminabili strade, insegnano che senza protezioni la velocità giusta per godersi il gusto del viaggio sono le 60 miglia orarie (Sixty) e a 120kmh siamo già oltre.

Indian Scout Sixty Monferrato


PRESENZA SCENICA

Orgoglio Indian ovunque, non si compra solo una moto con l'indiano, è una dell'indiano, dai cilindri su cui la "I" è fresata agli pneumatici e a numerosi altri richiami.  

Tanto lavoro sulla parte estetica, sembra che in Indian ci siano motociclisti di razza, che si prendono la briga di usare tecnica moderna senza rinunciare a niente. Non solo i parafanghi, ma anche il serbatoio ha un design davvero azzeccato. In questa versione la Scout è di un bellissimo rosso Indian (registrato) che assieme al motore nero con i bordi fresati e alla sella in vinile nera rende questa custom sportiva e giovane, la sorella 1200 tutta cromature e cuoio sembra più che altro una parente lontana. Anche i cerchi sono moderni, sono in lega a 5 razze dello stesso nero del motore. Non possono mancare due grossi scarichi cromati, di grande impatto estetico ma non sonoro, l'Euro4 c'è e non fa sconti, ma il personale Indian ha giusto pronto un ricco assortimento di armi non convenzionali alla cui dimostrazione ho potuto assistere con gran festeggiamenti delle mie budella.

Indian Scout Sixty Motore


IN SELLA

In sella alla Sixty si sta in basso, lunga a vista diventa particolarmente agile in movimento, bastano 100 metri per sentirsi in sella da tutta una vita. Le pedane non sono troppo avanzate, ma soprattutto sono sufficientemente alte da non essere uno spauracchio quando è ora di inclinarla questa americana, il suo comportamento è talmente lineare che qualche zig zag o qualche entrata garibaldina in rotonda scappa. Il motore è pronto, la sua modernità affiora tutta nel dare gas, prende giri velocemente e ti porta a muoversi svelto nel traffico come sulle strade, i sorpassi vanno via fluidi e il suo comportamento è davvero elastico. Cinque rapporti per il 1000, sei per il 1200. Consumi nella media, con circa 35km di riserva, testati fino all'ultima goccia, ma non ditelo a Indian ssshhhhh. Freni e sospensioni buoni, nessuna incertezza ne sulle buche ne per qualche buona pinzata.

Quanto ego regala questa Sixty? Tanto, davvero tanto, per lo meno per il numero di sguardi che cattura per strada, quelli che ti dicono "figa che moto", o quelli più simpatici che ti dicono "finalmente una moto seria" o quelli che ci fanno un po di giri attorno quando la parcheggi. È una regina delle feste, va bene ai raduni come nelle serate milanesi, parcheggiata a bordo strada vicino a un locale non vi farà passare inosservati.

Indian Scout Sixty laterale

Una settimana per testarla ė stato davvero troppo poco, nelle colorazioni Star Silver, Pearl White, Indian Motorcycle Red Thunder Black, questa Indian Scout Sixty è una entry nel mondo custom che potrebbe durarvi tutta la vita, con la promozione speciale in questo periodo dei 5 anni di garanzia. Ovviamente tra gli accessori non può mancare il sellino per una lei. Per entrare nel mito americano servono 12.390€, tutti ben spesi per dopare l'ego!

Le concessionarie Indian non sono avare di test, ma se volete iniziare a dare un'occhiata da vicino, potete visitarli all'eicma, Padiglione 15 Stand E18 .

www.indianmoto.it
www.facebook.com/indianmotorcycleitalia/

Per questo test:
Casco Caberg Ghost Legend
Pantaloni PMJ Legend
Scarpe TCX X-Blend WP
Guanti e giacca Manca
Paraschiena Zandonà

Grazie a Fabio Baratti per le foto

Wolf

Wolf

GALLERY

 

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