Categoria: Le nostre prove

MV Agusta Brutale 800. On, Select, giù il gettone e il gioco comincia!
Breve riassunto di quello che è questa Brutale 800, tre cilindri pepati in una ciclistica svelta che invitano a giocare.
Giocare in modo responsabile e coadiuvati da una componente elettronica mai invasiva ma rassicurante.


Sono passati quindici anni da quando la prima Brutale, allora 750 e quattro cilindri, nasceva dalla matita di quel Genio di Massimo Tamburini, non era una semplice F4 spogliata era proprio una moto diversa, svelta, veloce, Brutale appunto.
Questa nuova edizione della Brutale monta il tre pistoni di 800cc che tante soddisfazioni sta dando alla casa varesina e pur assomigliando alla sua progenitrice è molto differente.



Rimane però fedele alla caratteristica di essere svelta, veloce, Brutale appunto!
Estetica dominata dal grosso faro anteriore e dallo spigoloso serbatoio che riempie il volume centrale insieme al motore e ai convogliatori per il radiatore.
Telaio a traliccio unito piastre di alluminio nella parte del fulcro del forcellone monobraccio che termina con un portatarga, che sostiene anche le frecce posteriori e che ha anche funzione di parafango.



La sella, doppia, è sospesa in una bella e futuristica struttura in lega leggera sotto la quale è “annegato” il faro posteriore a LED.
Compatta e leggera, il peso dichiarato è sotto i 180 kg, inspira subito confidenza, non fosse per un angolo di sterzo davvero ridotto ma che, una volta fattaci l’abitudine, non penalizza troppo nemmeno nel traffico cittadino.
La seduta è comoda, intendendo le giuste quote tra manubrio, pedane e sella, quest’ultima però è notevolmente “Racing”, quindi di ridotto spessore e rigida, questo probabilmente potrà dare qualche problema sulle lunghe percorrenze, da contro, però, restituisce un’incredibile sensibilità a quello che succede sotto di noi grazie anche a una ciclistica sincera e precisa con sospensioni tarate sul secco.


Impugnando il manubrio, la ruota anteriore scompare, si vedono solo la strumentazione e davanti, o meglio sotto, la strada.
Facili da usare i comandi al manubrio che servono anche per settare le varie informazioni visibili sul cruscotto e selezionare: mappe motore, traction control e disinserimento dell’ABS.
Il display e abbastanza completo, marcia inserita e cronometro compreso, manca l’utile indicatore del carburante sostituito dalla sola spia della riserva, la grafica, però in alcune informazioni è troppo piccola risultando poco visibile.
Le spie di servizio sono invece inserite in un quadro orizzontale sotto la strumentazione principale.



Chiave in on e il magico bottoncino da vita al tre cilindri che borbotta allegro con un regime di minimo un po’ altino dando subito a capire di che pasta è fatto.
Quattro mappe motore disponibili: Sport (Potenza piena, 116 CV, ed erogazione appuntita e pronta) Normal (Potenza ridotta a 95 CV con erogazione più morbida) Rain (Potenza limitata a 80 CV ed erogazione morbida adatta ai fondi con scarsa aderenza) Custom (Potenza regolabile da 85 a 116 CV e possibilità di intervenire sui vari parametri per cucirsi addosso la moto.)
Abbiamo tralasciato quest’ultima possibilità e abbiamo selezionato la mappa Rain poiché i primi chilometri li abbiamo festeggiati con una simpatica pioggia.
Nonostante la potenza ridotta e dolcezza nella risposta del gas c'è abbastanza sostanza da divertirsi.



Passando poi alla mappa Normal la libidine aumenta proporzionalmente all’apertura del gas mentre la mappa Sport è piacere puro, la moto diventa prontissima e i rettilinei fuggono in un attimo e l’uscita dalle curve è fulminea, il resto del mondo scompare velocemente dagli specchietti retrovisori, ampi e stabili.
Questo però comporta una guida molto attenta e nervosa che alla fine fa scegliere per l’uso quotidiano la più equilibrata Normal.
In ogni mappa sono disponibili otto livelli di controllo di trazione per trarre d’impaccio quando si esagera a ruotare l’acceleratore.
Tanta veemenza è controllata da un impianto di primordine con una coppia di dischi anteriori di grosso diametro con pinze a quattro pistoncini e un piccolo disco posteriore con pinza a doppio pistoncino.
Frenata pronta, potente e modulabile, basta un dito sulla leva al manubrio per arrestarsi in spazi limitati e se si dovesse esagerare un ottimo ABS, interviene a trarci d’impaccio.



La ciclistica è precisa e svelta, solida sull’anteriore dalla massiccia forcella da 43 mm che guida la ruota anteriore come un bisturi sulla strada.
Basta pensare, spostare un po’ il peso o spingere sulle pedane e la Brutale scende in piega veloce ma progressivamente dando immediata confidenza anche grazie alle ottime gomme Pirelli Diablo III di serie.
Sul misto ci si trova ad andare “Forte” senza quasi accorgersi, tutto sembra facile e immediato, quando la strada si distende il motore, spinge prepotente ma la pressione dell’aria si fa sentire e quando la velocità codice autostradale si avvicina, è necessario abbassarsi e aggrapparsi al manubrio.
Protezione scarsa, sella dura e postazione per il passeggero ridotta fanno già capire che se amate viaggiare questa non è la moto giusta ma se amate la guida allegra, curvosa, magari in montagna, allora con questa MV Agusta vi toglierete tante soddisfazioni, se poi il vostro passeggero vi vuole proprio accompagnare almeno contare su pedane non eccessivamente alte e due maniglie ai lati della sella a scomparsa. 



Noi l’abbiamo avuto tra le mani per una settimana passando dalla pioggia battente al caldo sole, asfalto viscido, pavé cittadino alternato a belle strade asciutte.
L’abbiamo portata in città e in autostrada e su divertenti strade curvose e in ogni situazione il piacere di guidare è stato estremo.
Il concetto di gioco è totale, basta inserire il “Brain Control” e lei ci saprà dare soddisfazione, frizione idraulica morbida e un cambio elettronico sia in salita sia in discesa sia aumenta, oltre alla velocità di cambiata senza perdita di giri, anche l’emozione, un gioco questa Brutale 800 certo non costa poco ma è una MV Agusta!

Quindici anni dicevamo la dividono dalla prima Brutale, è notevolmente cambiata ma rimane fedele alla caratteristica del modello: essere svelta, veloce, Brutale appunto!



Caratteristiche tecniche sul sito di MV AGUSTA Motor

Moto in uso grazie a MV Agusta Motor

Abbiamo usato: Caschi Caberg – Giacche Clover e Tucano Urbano – Pantaloni Promojeans – sovra pantaloni e antipioggia Tucano Urbano – Guanti Clover e Tucano Urbano – Paraschiena Zandonà e Clover –Intimo SIXS

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