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Categoria: Le nostre prove

Casco in testa e ben allacciato. Poche palle e pochi fronzoli…umh…forse qualche vezzo ce lo possiamo concedere, soprattutto a livello di Design e di colorazioni che ormai nel mondo dei caschi sono pressoché infinite. L’arancione acceso di questo Stunt per esempio sfiora quasi il fluo e fa dell’aggressività la sua arma vincente.

 

Parente strettissimo del X-Trace (ve ne abbiamo parlato qui) condivide molto col fratello, ma lo Stunt è più silenzioso anche alle velocità oltre codice consentite in pista. Probabilmente l’assenza della grossa aletta enduro-style propria del X-Trace giova alla silenziosità.

Il casco è leggero con 1450 g dichiarati, confermati alla prova della nostra bilancia. Doppia visiera, con la classica parasole interna a cui la casa bergamasca ci ha abituato già da un po’. Sullo Stunt cambia il meccanismo per abbassare/alzare la visiera interna, azionabile con una levetta “a scorrimento” posizionata sulla sinistra in prossimità dell’aggancio della visiera esterna; un po macchinoso le prima volte, con l’uso se ne fa subito l’abitudine.

La visiera esterna è antigraffio e predisposta per pinlock e relativa visiera antifog. L’areazione del casco è molto buona, con ampie “feritoie di ingresso e relativa espulsione posteriore, ma la antifog è per me sempre e comunque irrinunciabile. La calotta è in policarbonato disponibile in due misure per coprire tutta la gamma delle taglie dalla XS alla XXL.

Lo abbiamo usato finora per fare un po’ di tutto, viaggi medio lunghi, città, scampagnate in collina; per quanto la sensazione sia del tutto soggettiva, la calzata  risulta sempre comoda e anche dopo parecchio tempo in sella mai un fastidio. Molto facile la rimozione delle imbottiture interne il che ne facilità le operazioni di lavaggio e sanificazione. Le succitate prese d’aria sono facilmente “apribili” anche con i guanti pesanti, in primis perché molto grandi, ma anche perché sono facili da trovare e appunto azionare. Vista la particolare forma della mentoniera leggermente allungata lo stop-wind è quasi d’obbligo, ma al mutare della stagione e all’alzarsi delle temperature si può rimuovere in un attimo, a patto poi di riporlo in un luogo sicuro e non perderlo come ha fatto il sottoscritto.

Easy anche l’operazione di smontaggio della visiera fissata al casco con due grossi vitoni allentabili anche con una moneta, soluzione di emergenza comoda anche durante un viaggio. Pur riconoscendo la differente “fisicità” di ognuno di noi la sensazione di protezione del capo è davvero piacevole, con anche la nuca coperta e protetta. Il cinturino è di tipo “micrometrico”, che permette una buona e veloce regolazione dell’allacciatura sotto al collo, che lo ricordiamo non deve soffocare, ma non deve nemmeno essere troppo larga prestando così il fianco a sfilamenti indesiderati proprio nel momento in cui serve massima protezione.

Ottima la visibilità offerta dalla visiera, con un altissimo grado di “trasparenza”. Anche con entrambe le visiere abbassate non cambia la qualità della visione alla guida (importante) ma per operazioni tipo leggere il display del telefono (meno importante)  o la cartina a seconda dell’inclinazione dello sguardo e della vostra conformazione “cranica” potrebbe essere necessario alzare la fumè. Non mi dilungo oltre e per le specifiche tecniche vi rimando al sito Caberg. In ultimo un accenno al packaging con il casco protetto da una sacca porta casco belle e che una volta ripiegata può stare anche in tasca comodamente ed essere portata con noi ovunque.

aMotoMio #provattodavvero Casco Caberg Stunt

aMotoMio ringrazia Carlo Flaminio per le foto.

Fagna

 

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