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Categoria: Le nostre prove

Una fila di Moto Guzzi V9 schierate nel parcheggio della Rivista Motociclismo durante il “The Bike Field” alla sua prima edizione.
Entrambi i modelli presenti, il Roamer in un bel giallo elegantemente vistoso e la Bobber in colorazione grigia o nera sempre abbinata al rosso e sobri scacchi.


Occhieggiano ai passanti invitandoli alla prova più delle belle hostess pronte a raccogliere i dati di chi si è fatto ammaliare dal fascino dell’Aquila.



Non potevamo resistere, sarà perché siamo Italiani, sarà perché ci piace quel motore storico e probabilmente perché, di fatto, non è poi così facile avere le moto di Mandello in prova.
Scegliamo la Bobber con quel ruotone piccolo di diametro ma largo di sezione, ci piace questa estetica più allungata e forse anche la grafica è più vicina al nostro gusto.
Sella bassa, rispetto alle nostre abitudini e seduta comoda anche per chi ha qualche centimetro in più di gambe.
Una pressione sul bottone d’avviamento e il V di 90° comincia a pulsare regalando vive vibrazioni che non infastidiscono, anzi fanno carattere.
Dentro la prima e inaspettatamente la moto è più agile di quanto quella gomma larga davanti possa farci pensare.



Si guida ed è ben bilanciata, anche il peso sembra minore di quanto in realtà è dichiarato dalla casa.
Il percorso del test drive è un misto di città, rotonde svincoli e tratti veloci alternati a curve anche strette, perfetto per valutare, per quanto possibile in così poco tempo e chilometri, le qualità dinamiche di questo V9.
Il motore di 850cc spinge bene con quei suoi 55 cavalli che, anche non sono molti in assoluto, disimpegnano bene e danno soddisfazione.
Due dischi, uno davanti e uno dietro, serviti da un buon sistema ABS sono sufficienti per garantire frenate in tutta sicurezza.
La Bobber si lascia portare a spasso piacevolmente, anche se in città e sul lento un fastidioso on-off è presente a disturbare il piacere.
Anche il cambio ci è sembrato decisamente rumoroso con sonori "clack" metallici a ogni inserimento.



Probabilmente con una più corretta messa a punto e non dimentichiamoci che queste erano moto sottoposte a diversi motociclisti che nelle prove magari non rispettano perfettamente la meccanica delle due ruote affidategli.
Una volta eliminati o smussati questi piccoli dettagli la Bobber diventa davvero una bella moto capace di portarci a spasso gustandoci il piacere della guida.
Speriamo di avere l’occasione di poter avere tra le mani di nuovo una V9 magari per il tempo necessario per apprezzarne in pieno tutte e qualità.

Tutte le informazioni sul sito Moto Guzzi
Abbigliamento utilizzato: Casco Caberg – Maschera Alzela – Pantaloni promo Jeans – Giacca Montecatena – Stivali Stylmartin – Calze SIXS – Guanti OJ

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