Categoria: Le nostre prove

Nata dalle competizioni road racing come il Tourist Trophy, le coperture sportive della casa tedesca sono il giusto compromesso per chi vuole prestazioni di tutto rilievo per strada, ma che in quelle occasioni in cui si decide di fare una capatina in pista non smette di sentirsi sicuro e appagato da una gomma che non tradisce mai.


Le Sportec M7 RR me le sono trovate come equipaggiamento base sulla Triumph 675R datami in prova dalla casa inglese per un test a 360° della 3 cilindri inglese, e quando dico a 360° intendo quell'uso che abbiamo fatto tutti delle supersportive, prima che l'avvento delle muccone da viaggio catalogassero quel tipo di moto "troppo scomode". Chi ci crede alzi le mani mentre si tocca la punta del naso! Nessuno, bene.

 

 

DERIVATA DALLE CORSE ROAD-RACING

Prima contatto per me con le gomme del costruttore tedesco, e proprio sul tipo di gomma che più mi piace, quello di compromesso per uso stradale con la vocazione per qualche puntata in pista. Non potrò darvi i soliti ragguagli sulla durata, visto che quella lama affilata a 3 cilindri se la sta godendo qualcun'altro , una palese ingiustizia, ma le sensazioni di un paio di settimane di utilizzo a tutto campo si. Come sempre la moto mi segue dappertutto: lavoro, uscita fuoriporta, pista, brevi uscite e perchè no, l'esposizione al bar!

Il profilo della gomma ha una progressione accentuata verso la spalla, che rende veloce la discesa in curva ma senza mai dare quella sensazione di caduta in curva, e senza nemmeno dare quella sensazione di dover forzare come su altre coperture. La gomma, come recita Metzeler, è nata dall'esperienza nelle gare road racing a partire dal mitico TT, quindi niente solita MotoGP o Superbike, ma forse l'elemento che più si addice a questo tipo di gomma, ovvero l'uso sportivo stradale, senza esagerare mi raccomando, la mappatura B-rain deve essere sempre inserita!

 

 

IN PISTA

Primo approccio in pista subito positivo, con il gommista del circuito di Modena che si complimenta per la scelta primo dell'usuale "sgonfiaggio" e prevede che rimarrò soddisfatto. Così è stato. Per quanto mi riguarda una gomma di cui non ci si deve preoccupare e che ci si dimentica di avere, è la gomma dei miei sogni. Nei turni in pista non ho dovuto preoccuparmi dei limiti di grip, di trovare il modo migliore di farla correre, di farla scendere o rialzare. Chiamarla neutra sarebbe quasi sacrilego, semplicemente quello che vuoi fare, lei lo fa, punto.

Forse parte del merito va alla Daytona 675R, ma sulla gomma continuano ad appoggiare le pregiatissime Ohlins della 3 cilindri, e io, come tutte le schiappe, in fatto di gomme sono difficile da accontentare.

 

 

SU STRADA

Anche per strada le Metzeler non fanno rimpiangere nessuna copertura, qualsiasi sia il tipo di asfalto lo aggrediscono armate di un sacco di grip, si scaldano velocemente e già dalle prime curva non disdegnano qualche bel piegone. Non ho potuto assaggiare le scolpiture sul bagnato, ma le scolpiture, tirate al limite come vuole questo tipo di gomma, seguono prevalentemente la fascia intermedia sulle spalle, senza arrivare al bordo per lasciare un minimo di appoggio slick per le superpieghe in pista. Sul bagnato, meglio non arrivare in fondo.

Infine una nota sulla composizione, monomescola all'anteriore e bimescola al posteriore ad alto tenore di silice abbinata alla tecnologia Interact.

Concludendo, gomma davvero bella, regala un gran feeling con la strada e non tradisce. Manca il test del chilometraggio e l'acqua, per ora a voi la scelta.

 

 

Wolf

 

 

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