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Categoria: Le nostre prove

L’idea per questo articolo/test mi è venuta praticamente pochissimi giorni fa, nella prima vera domenica di caldazzo estivo. Non tanto perché io avessi caldo mentre guidavo la mia moto vestito di tutto punto, ma perché ho incrociato una marea, e non esagero, di gente in moto, in maglietta e pantaloncini. E’ una cosa che personalmente non concepisco.

 

Posso sforzarmi di capire, capisco il caldo, la voglia di aria sulla pelle, la voglia di libertà e di tutte le altre balle del mondo, ma la sicurezza dovrebbe venire prima di tutto. Certo, capisco anche che, in quella torrida giornata dentro al mio giubbotto fa davvero caldo.

Da qui l’idea di testare un giubbotto completamente traforato, che faccia passare un bel po’ di aria, tenedoci più freschi rispetto ad un giubbotto tradizionale ma che abbia tutte le protezioni al punto giusto ma soprattutto che ripari la nostra pelle. La scelta è caduta su OJ ed in particolare sul giubbotto Land che così a colpo d’occhio ho trovato graficamente accattivante colori compresi. Volevo dimostrare subito a me stesso a agli altri che un giubbotto di moderna tecnologia ma appunto estivo, traforato nella gran parte della sua superficie, possa dare comfort e sicurezza.

E il primo test reale è stato usare la moto per degli appuntamenti di lavoro dentro la metropoli milanese. Non appena ti muovi, una piacevole arietta ti sollazza facendoti dimenticare il caldo. Attenzione non stiamo parlando di acqua miracolosa, abbiamo pur sempre addosso una giacca, ma la differenza con una classica è incredibilmente evidente, un po’ come accendere l’aria condizionata. Non appena poi “fuori le mura” dove le andature si alzano decisamente, credo non saprei in grado di cogliere la differenza tra viaggiare in maglietta e aver addosso il Land.

Protezioni omologate su gomiti e spalle, questo giubbotto è dotato anche di regolazioni esterne con velcri per meglio adattare la dimensione di maniche e giro vita. Anche le protezioni possono essere spostate per essere meglio adattate alle nostre esigenze. Il colletto si chiude con bottone e non con velcro (aleeee ooooo aleee ooo) con regolazione micrometrica. Abbiamo poi tasca interna per il cellulare, due tasche frontali e una piccola taschina in corrispondenza del polso, di quest’ultima devo ancora capire la funzione, ma non appena proverò ad infilarci dentro qualcosa sarete i primi a saperlo. A completamento delle dotazioni troviamo anche una cerniera di connessione con i pantaloni.

A questo punto credo di poter interpretare già un vostro dubbio che vi dico chiaramente era anche il mio, ovvero la classica domanda <si beh, voglio farmi una serata sul lago, certo parto col caldo, ma se torno a tarda notte non è che invece prendo un freddo dell’accidente?>; i ragazzi di OJ hanno pensato anche a questo, dando in dotazione una vera e propria membrana antivento, maniche comprese, che si fissa al giubbotto nella stessa identica maniera in cui fissereste una classica imbottitura. Ho caldo la tolgo, ho freddo la metto….già dove la metto? Nella comoda tasca posteriore progettata apposta; full optional quindi!

Insomma al di la di questo test sulla giacca Land, che ci sembra ampiamente superato, vorrei fare io adesso una domanda…vale la pena andare in giro in moto in maglietta (o peggio canotta) quando posso viaggiare protetto, fresco e strizzando l’occhio allo stile???

La scheda completa del Land la trovate sul sito ufficiale OJ - Atmosfere Metropolitane

aMotoMio - #provatodavvero perché #noicomevoi

Fagna

 

 

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