Categoria: La moto in rosa

Immaginate per un istante di voler andare a tutti i costi ad una serata del Dee Jay -Time, certo i gusti sono gusti, ma voi ci volete proprio andare…Quello che invece non ci vuole andare è vostro (neo)marito e allora che si fa?? Bhe ce lo si porta con l’inganno.

Innanzitutto ho espresso il desiderio di un week romantico e quale posto più romantico se non il Lago Maggiore? Ulteriore opera di convinzione è stata il proporre di andarci in moto. Sapevo che questo particolare sarebbe stato fondamentale. E quale poteva essere la moto ideale? Una moto unica nel suo genere, comoda, fatta apposta per un viaggio di un week end con tutti i comfort?


Ma ovviamente Harley Davidson Electra Glide Ultra limited. Grazie alla preziosa collaborazione del press office di Harley Davidson Italia (Marrone-Cattelan) siamo riusciti ad averla e il mio piano prendeva vita in maniera tanto veloce tanto da  faticare nell’organizzazione totale della “Trappola”. Ma parliamo un po’ di lei, di questa elegante signora un po’ cicciottella; il primo pensiero è sicuramente cavoli se è grossa e infatti ho lasciato che mani più esperte delle mie la guidassero, allora da buon zainetto mi sono concentrata sulla mia postazione e….che spettacolo ragazzi,da non voler più scendere;


Per non parlare poi del “bauletto” il sogno di ogni viaggiatore o meglio viaggiatrice; in pratica un baule grosso come quello della mia utilitaria, per non parlare delle capienti borse laterali. Sicuramente questa moto da il meglio di se su lunghi viaggi ma noi ce la siamo fatti bastare! (e vorrei anche vedere). Partiti il sabato mattina abbiamo iniziato il nostro tour sulle strade del lungo lago partendo da Arona, dove il caffè all’imbarcadero è d’obbligo, per arrivare su su fino a Cannero.
Devo dire che non si passa di certo inosservati…sarà stato per la radio accesa "appalla"?..,sarà per il Sound del motore….? o per noi due che ce la ridevamo come due matti nei nostri giubbottini in pelle? Sarà quel che volete ma gli occhi erano tutti per lei.



Il mio “romantic program” prevedeva un salto alle isole Borromee; quest’Harley fa di tutto, ma non naviga, quindi ci tocca posteggiarla nei pressi dell’imbarco dei battelli di navigazione del lago maggiore. Approfittiamo quindi della capienza di borse e baule per lasciare praticamente tutto al sicuro e viaggiare più leggeri. Non ci posso credere ci stanno sia i giubbotti che i paraschiena oltre a i guanti e a tutto il resto. Soddisfazione estrema.
Ci credereste mai? Abitiamo a poco più di un’ora di strada da queste meraviglie e il “Fagna” non aveva mai visitato le isole Borromee.


Sarà forse perché non ci si può arrivare in moto? Infatti lo vedo che scalpita per tornare in sella (o meglio in poltrona). Qualche ora dopo abbiamo ripreso il nostro tour, le strade del Lago Maggiore a nostra completa disposizione che spettacolo! Poco traffico, temperatura calda ma giusta, stemperata con una fresca birretta all’ombra in riva al lago, con tanto di gambe appoggiate ad una staccionata in pieno american style. Giusto il tempo di una cenetta romantica e poi eccolo lì il teatro di Verbania. Ovviamente a quel punto la moto riposava tranquilla mentre sventolavo sotto il naso del povero malcapitato i biglietti per la serata…obbiettivo raggiunto. Il Dee Jay time al completo stava pompando il volume a manetta, precipitati di colpo negli anni ‘90, inizia la festa.


Sapevo che per questo “scherzetto” avrei pagato pegno, ed infatti nonostante noi si abbia fatto le ore piccole, alla domenica il “marito-pilota” ha preteso la sveglia prestissimo con la precisa volontà di mettere ancora un bel po di km sotto le ruote. Breve consultazione del cielo e del meteo e nonostante i nuvoloni minacciosi decidiamo di vedere come se la cava la nostra Harley sui tornanti con destinazione Cascate del Toce.


E devo dire che se la cava proprio bene…certo non è una agile iper sportiva e neppure una endurona stradale, ma sicuramente, su quelle, io non sarei stata così comoda. Su e giù per la val Formazza, fino al cospetto delle maestose cascate che strappano più di una emozione. Fa capolino anche il sole, e quindi non ci “sentiamo obbligati” a mangiare all’aperto e una fantastica festa degli Alpini è li ad aspettarci. Nel pomeriggio sono ancora le strade del lago le protagoniste del polleggio a bordo della Ultra Limited. Dal mio trono mi sporgo di tanto in tanto a guardare il ponte di comando. Radio, Navigatore tuoch, presa usb per gli MP3, attacchi vari che poi scopro essere quelli per gli interfoni e/o CB (ecco spiegata la presenza delle sue antenne posteriori) insomma di tutto e di più per un viaggio che sia il più comodo e godurioso possibile.


1700 cc circa, ma scopriamo con sorpresa che i consumi di benzina sono tutt’altro che alti con medie che si attestano attorno ai 17/18 km litro. Un breve acquazzone ci fa scoprire che la “carenona” frontale ci protegge bene; se mai ce ne fosse bisogno un ulteriore tocco di comodità è rappresentato dalle pedane poggiapiedi in luogo della comuni e piccole pedivelle.


La bambinona danza tra le curve del lago d’Orta come se il peso sparisse, la radio ci spara Highway 61, e il caro vecchio Dylan ci proietta al di la dell’oceano. Se sognare non costa nulla, guidare questo sogno ha un prezzo, ma al momento conta solo la voce del menestrello del rock.

La Cri.

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