Categoria: Dentro al bauletto

Lambretta vs Vespa.

"Lambretta e Vespa hanno da sempre diviso gli appassionati dello scooter del tempo"

 

 

 

Ho messo prima la Lambretta per ordine alfabetico.
Lambretta e Vespa hanno da sempre diviso gli appassionati dello scooter del tempo.
La Vespa nasce e nel 1946 dall'idea di un ingegnere aereonautico, Corradino D'Ascanio, dopo vari prototipi che cercavano di rendere più confortevole e "pulita" la guida delle motociclette.

Infatti, la più grande innovazione di questo modello, che contribuì al suo successo mondiale, fu la presenza di una carrozzeria portante, che sostituiva il telaio e che copriva integralmente il motore e le parti meccaniche principali, con i risultati di una protezione efficace dalle intemperie e del poter utilizzare finalmente la motocicletta con l'abbigliamento di tutti i giorni, sfatando la nomea della motocicletta che imbrattava il guidatore.

La posizione del motore consentiva la trasmissione diretta dal cambio alla ruota posteriore senza catena, che faceva parte della semplicità progettuale che ha favorito il successo planetario della Vespa.
I modelli di vespa sono innumerevoli ma tutti con le stesse caratteristiche di base di cui sopra, caratteristiche che sono sopravvissute e giunte fino agli attuali modelli.
La Lambretta è uno scooter, nato presso gli Stabilimenti dell’Innocenti con sede a Milano, nel quartiere Lambrate. Il nome "Lambretta" deriva dal fiume Lambro, che scorre nella zona in cui sorgevano proprio gli stabilimenti.
Nasce dalla volontà del commendatore Ferdinando Innocenti di creare un mezzo di trasporto economico, affida l'incarico all'Ing. Pier Luigi Torre.
Il primo modello esce nel 1947 in ritardo rispetto alla Vespa che già sta avendo successo.
La differenza sostanziale è che lo scooter Milanese ha un vero e proprio telaio su cui in seguito saranno aggiunti gli scudi a carrozzarlo.
Anche per la Lambretta il successo è notevole arrivando a produrre lo scooter anche in stabilimenti all'estero, con un susseguirsi di modelli sempre più prestazionali, ma la crisi del settore colpisce a fondo e la casa che ferma le catene di montaggio nel 1971.
La Vespa a differenza della casa Milanese sopravvive, seppur con difficoltà, alla crisi e ancora oggi continua a essere un successo con i nuovi modelli, rimanendo oggetto del desiderio per collezionisti alla ricerca dei modelli d’epoca.
La Vespa protagonista di molte pellicole ha sempre avuto la meglio come vendite rispetto alla rivale che però prometteva una ciclistica più efficace e migliori prestazioni, soprattutto nelle ultime versioni ma queste differenze non hanno che alimentato il dividersi degli Scooteristi dell'epoca in Lambrettisti e Vespisti.
Ecco allora schierarsi le due fazioni decantando pregi della propria moto e difetti dell’altra e viceversa in un continuo sfottò che sopravvive ai tempi.
Così abbiamo un Giorgio Gaber che canta la sua Lambretta nella “Ballata del Cerutti” e un giovane Sting che la cavalca una Vespa, con Pete Townshend (degli WHO) su Lambretta nel film “Quadrophenia”, un Gregory Peck che gira  in  “Vacanze Romane” con il mezzo di Pontedera e il grande Totò a cavallo della Lambretta.
Le due case sono anche protagoniste di pubblicità all'avanguardia per i loro tempi, artistici e con personaggi famosi sia per Lambretta che per Vespa.
Si potrebbe andare avanti all’infinito.
Ecco che anche Roberto Nobile dedica un breve racconto, con una piccola appendice (faziosa), a questa sfida Italiana nel suo libro “col cuore in moto” edito da Coniglio Editore
Ecco le prime righe:
“ Un giorno qualcuno dovrà parlare della guerra che ha diviso in due l’Italia degli anni sessanta, la guerra fra Vespisti e Lambrettisti.
In primavera scendevamo al mare, tre Lambrette e la Vespa del rinnegato Fidone che accettavanmo in compagnia perché ci faceva copiare il latino……………”

APPENDICE (faziosa)
Perché la Lambretta è meglio della Vespa

1)     ha il telaio (come le moto), e in curva si sente. L’altra ha la carrozzeria portante (come la scatola delle sardine), e in curva si sente.

2)     Ha il motore centrale (come nelle moto), e in curva si sente. L’altra ha il motore appeso di lato come le motoseghe), e in curva si sente.

3)     Ha la forcella a due bracci (come nelle moto), e in frenata si sente. L’altra ha la forcella a un solo braccio (come nei monopattini) e in frenata si sente.

4)     Ha le ruote più grandi, e nelle buche si sente. L’altra ha le ruote più piccole, e nelle buche ci rimane.

5)     Purtroppo consuma di più, e nelle tasche si sente.

6)     Ma è un mezzo da piloti. L’altra è da peracottari.

Flap

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