Categoria: Dentro al bauletto

"Cafè corretto"
Tre parole che significano innanzitutto una rivista specializzata, monotematica forse, ma proprio questa è probabilmente la sua forza


Quello che la fa sopravvivere in questa crisi generale e in quella specifica del settore editoriale legato alla carta che sta sempre più soffrendo la concorrenza del veloce ed economico, praticamente gratuito, web.
Tre parole che incarnano anche un progetto di aMotoMio.it che ha realizzato appunto una Cafè Racer su una base di una moto storica nata in Italia.



La rivista ammetto di conoscerla da poco, del resto sono un motociclista “Normale” con i propri limiti, e poi non conoscevo il mondo delle special.
Il caso però, o la conseguenza di eventi se vogliamo, che ci accompagna ormai in questa nostra costante crescita ha voluto che il numero di Novembre capitasse tra le mie mani.
La presenza di un articolo su Cafè Racer Italia sugli amici Soiatti, tra i primi ad essere oggetto delle nostre recensioni ormai tre anni fa, mi aveva spinto ad avventurarmi nelle pagine di questa pubblicazione mensile.



Ricca di foto, testi veloci e scorrevoli, poca pubblicità e tanta passione.
Questo è quello che si nota subito, poi l’analisi si fa attenta e si scopre tanta sostanza capace di soddisfare i palati fini che vogliono una rivista di settore di qualità.
Una rivista emozionale insomma che fa dimenticare presto in non pochi € 5,00 necessari per metterla nel bauletto senza rischiare l’arresto.
Parlavo del caso ed ecco che il fato ci riserva un’altra sorpresa solo il mese successivo nel vedere bel 6 pagine dedicate al nostro progetto “Viola”.

Sì la moto è la mia personale, ma mi è piaciuta l’idea di crearne un vero progetto realizzativo.
Noi non siamo customizzatori, non siamo meccanici e non realizziamo moto su commissione, i nostri progetti, come le nostre prove e test, sono idee che ci vengono e proviamo a realizzarle da motociclisti normali.
Così ancora una volta mi immergo nelle pagine di Cafè Racer, ammetto di aver letto per primo l’articolo sulla “Due di Picche”, e devo confermare la prima impressione, mi piace.

Mi ha aiutato a scoprire ulteriormente questo mondo che da piccolo settore di nicchia sta diventando sempre più vasto fino a essere la moda del momento.
Ora non mi resta che aspettare il prossimo numero e il Bike Expo di Verona per conoscerli di persona.



Flap


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