"Siamo tutti un pò Riders"

“C’è una stella su cui vive, su cui tutto quanto è stile, su cui tutto e sotto il nome…Riders”, modificando un po’ Ligabue esce un riassunto simbolico delle Riders Night tenutasi eri sera a Milano, spazio Revel, con la collaborazione di tutti i commercianti della zona.

A testimoniare che Milano non dorme, mai, che Milano è sempre più avanti negli eventi, che a Milano c’è bisogno di moto, di stile, di vivace vitalità. Tutto questo si mescola nelle idee dei ragazzi di Riders, che alzano sempre il limite, spostandolo più su, dando la costante impressione che gli altri possano solo inseguire…o invidiare. Certo gli “integralisti” delle due ruote possono obbiettare molte cose, la più frequente, troppo “fighetto” poca moto vera; pareri, a volte discordanti, come su quale sia la moto più bella. Personalmente credo che abbiano trovato una strada tutta loro, divertente, appassionante, un mondo quello della moto, ormai fin troppo ricco di “autostrade” dritte e monotone.

Così ieri sera un’evento come mai si era visto prima, o meglio con quel tocco in più “alla Rider’s” appunto. Moto in ogni dove, stile, esposizione di tutto quello che può entusiasmare un appassionato ma anche chi di moto ne capisce poco; eleganza in contrasto col “baracchino” degli hot-dog; casetta degli autoscatti dove la gente faceva la fila che manco dal panettiere….e Carlos Checa che se la gironzolava tranquillamente.
E ancora dal  incrociavi il tipo super styloso e il biker più duro in una mescolanza degna di un tazebao colorato e festante.

Solo Riders ha avuto il coraggio (o l’idea) di proporre sempre il giubbotto all’ultima moda, la tendenza del momento, in contrasto fantastico con il patrocinio di venti tanto semplici e lontani dalle tendenza citate, quali per esempio la Monferraglia o il “bread and salam” dei vari raduni organizzati.

Il filo conduttore della serata (moto a parte) ??? “Il percorso dell’identità” .
Un idea semplice, che ci vuole (???), nulla…come l’uovo di Colombo…semplice appunto…però bisognava pensarci.

Fagna

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